venerdì 8 marzo 2024

Storytelling e STEM per costruire la conoscenza



Lo storytelling è un potente strumento per insegnare e apprendere in modo coinvolgente e significativo, aiutando i bambini a sviluppare abilità cognitive, emozionali e sociali. 

Attraverso la narrazione i bambini imparano divertendosi e coinvolgendoli nella storia si permette loro di esercitarsi nel mantenimento dell’attenzione, potenziando e allungando progressivamente i tempi di concentrazione.

Il racconto consente ai bambini di creare autonomamente il proprio sapere e attraverso di esso  possono ampliare il bagaglio lessicale e organizzare la conoscenza, sviluppando una comprensione sempre più profonda.

Attraverso le storie, i bambini esplorano inoltre i propri sentimenti, gli stati d’animo e le relazioni con gli altri e questo contribuisce alla crescita personale.

Per questo, nelle attività proposte si cerca di partire sempre da una storia. Sia quella letta in un albo illustrato, raccontata con i burattini o narrata usando delle flash card. In particolare ci si allaccia allo sfondo integratore che quest’anno riguarda la vita delle api e l’organizzazione nell’alveare. Nell’attività che segue, si mostra come anche un lavoro finalizzato al potenziamento di abilità logico-matematiche possa partire dalla narrazione: queste finalità sono quindi rafforzate ma solo a seguito  della comprensione del testo. 

Ecco la storia da cui siamo partiti:


Le Avventure delle Api e dei Pinguini 

In un regno di ghiaccio, vivevano api con ali argentate e corpi pelosi. Amavano raccogliere il nettare per fare il loro miele dorato. La Regina delle Api, Melinda, radunò tutte le api e disse: “Dobbiamo portare il nostro miele ai pinguini sull’Isola dei Ghiacci!”

Le api prepararono bottiglie di miele a forma di numeri: la bottiglia da 1 kg di miele veniva trasportata da un’ape, per trasportare quella da 2 kg invece servivano due api, tre api per la bottiglia da 3 kg e  così via…

Le api volarono attraverso tempeste e venti gelidi. Arrivarono all’Isola dei Pinguini e consegnarono il miele: la bottiglia da 1 kg a un pinguino, quella da 2 kg a due pinguini e così via. I piccoli pinguini saltellavano di gioia, gustando il miele dorato.

Da allora, le api e i pinguini divennero grandi amici. Ogni volta che vedete un’ape tra i fiori, pensate alle coraggiose api di Melinda, che porta il miele ai pinguini dell’Isola dei Ghiacci!


Abbiamo lavorato sulla storia in due momenti.

La prima volta solo con i bambini di 4 anni. Dopo alcune domande per verificare la comprensione del testo, ci siamo soffermati su alcuni particolari.

Per prima cosa abbiamo conosciuto il miele, che alcuni dei bambini non avevano mai visto. Ne abbiamo osservato il colore, la consistenza, l'odore. 

Poi ci siamo immaginati di essere nel regno delle api di Melinda: BRRR che freddo!

A questo punto siamo entrati nell'attività vera e propria: come prima cosa abbiamo aiutato le api a mettere in ordine le bottiglie di miele: da quella con 1 kg, a quella con 5 kg.

La stessa cosa con dei cartoncini senza il numero, che ci indicavano il numero di pinguini che dovevano ricevere il miele. Per questa operazione ci siamo aiutati con la linea dei numeri sul nostro tavolo.


A questo punto abbiamo fatto la conoscenza di un nuovo oggetto: la bilancia dei pinguini.

Questo è uno strumento utilissimo per valutare le grandezze, assimilando pesi e numeri.

Questa attività ci è servita per esercitarci a riconoscere il numero che rappresentavamo anche con le dita e ad associare la giusta quantità. Quando riuscivamo nell'impresa, la bilancia stava magicamente in equilibrio! A questo punto bottiglie, numeri e pinguini venivano appoggiati in terra nel giusto ordine.


 


Ora si passa alla verifica di quanto vissuto in via esponenziale. I bambini hanno sul foglio il disegno di una bilancia a piatti e su un altro foglio le bottiglie con i numeri e i pinguini.

 
I bambini dovranno ritagliare una bottiglia e incollarla sul piatto di sinistra, mentre sull'altro incolleranno il numero corrispondente di pinguini. Non ci dimentichiamo delle api! Saranno i bambini a doverle disegnare, sempre rispettando il numero!

L'attività sarà ripetuta per cinque volte, con i numeri da 1 a 5. Alla fine i bambini avranno acquisito il meccanismo e lavoreranno in autonomia.


Dopo qualche giorno riproponiamo la narrazione, stavolta al gruppo dei 4 e dei 5 anni, dando ai primi l'occasione di recuperare le informazioni in memoria relative alla storia ascoltata. 
al termine dell'ascolto e di un momento di rielaborazione, i 5 anni ripetono le attività effettuate dai compagni più piccoli, sia nella parte esperenziale relativa alla bilancia, sia nella fase di verifica sul foglio. In quest'ultima fase, i più grandi però ricevono tutta la spiegazione all'inizio e dovranno procedere in totale autonomia, aggiungendo al termine la bottiglia numero 6, non disponibile nei fogli stampati. 




I 4 anni nello stesso momento lavorano su altri campi di esperienza.
Infatti, durante l'ascolto avevano notato che il mondo delle api argentate della storia è diverso da quello delle api normali: notano somiglianze e differenze, sia delle api che dell'ambiente. Davanti a loro ci sono dei fogli neri e bianchi, delle matite bianche e pastelli colorati. A cosa serviranno? I bambini indovinano a cosa servono: foglio nero e matita bianca per rappresentare il paese magico delle api di Melinda e foglio bianco e colori per le api che siamo abituati a vedere intorno a noi!
Ed ecco che possiamo allenarci nel disegno, nella coloritura, nella riproduzione grafica (Campo di esperienza Immagini, suoni e colori) e ragionare sulle caratteristiche dei diversi habitat e degli animali che possono abitarli (CdE La conoscenza del mondo).

Partendo dalla narrazione, il CdE I discorsi e le parole è protagonista, così come l'aspetto della motricità fine potenziata nel ritaglio e nell'impugnatura coinvolge il CdE Il corpo e il movimento. Nella progettazione a monte delle proposte, vi è sempre infatti -come mostrato- il coinvolgimento di tutti i campi di esperienza, questo con lo scopo di raggiungere la finalità della scuola dell'infanzia ovvero uno sviluppo armonioso e globale del bambino e delle sue competenze.

Abbiamo poi riproposto ancora l’attività. Stavolta avevamo una scheda in cui la bilancia non era in equilibrio. Come potevamo ottenere quella situazione con numeri e pinguini? Nè è nata una discussione molto stimolante e costruttiva, a cui ognuno ha dato il suo contributo. 



Siamo così diventati piccoli scienziati: ogni bambino proponeva la sua ipotesi e successivamente la verificava empiricamente sulla bilancia. Abbiamo poi messo insieme le esperienze di tutti per arrivare a formulare una legge generale: 


Per ottenere la situazione col il piatto con il numero più in basso, dobbiamo mettere sull’altro piatto MENO pinguini rispetto a quel numero. 

Viceversa: se il piatto con il numero sta più in alto, dobbiamo mettere sull’altro PIÙ pinguini rispetto al numero.



A questo punto ai bambini e alle bambine venivano consegnate le schede con le bilance vuote e un foglio con pinguini e bottiglie; sceglievano una bottiglia, la ritagliavano per poi incollarla sulla parte sinistra della bilancia. Dovevano quindi richiamare alla mente le conclusioni raggiunte e scegliere se incollare PIÙ o MENO pinguini rispetto al numero sull’altro piatto. Fatto questo, dovevano poi verificare quanto fatto sulla bilancia vera e auto-correggere la scheda in caso di errore.



Fra gli obiettivi di questa attività che come indicato sopra sono stati molteplici, aggiungiamo la risposta alla richiesta sia nazionale che europea di far fare sempre più esperienze agli alunni e alle alunne nell’ambito delle discipline STEM (scienze, tecnologia, ingegneria, matematica) fin dalla scuola dell’infanzia. Riteniamo che oltre a sviluppare il pensiero critico e analitico, avvicinare i bambini alle discipline STEM sia un investimento prezioso per il loro sviluppo personale e di conseguenza anche per quello della società.

giovedì 8 febbraio 2024

I giorni della merla e il giorno dei calzini spaiati

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GENNAIO
I giorni della merla

Con i bambini di 5 anni  leggiamo e drammatizziamo la storia. 
Il racconto è breve e in rima così da lavorare anche sui suoni finali delle parole:
IN UN MONTUOSO PAESINO,
C'ERA UN NIDO PICCOLINO, 
AVVOLTO IN UN VELO
DI NEVE E DI GELO. 
Lì VIVEVA UNA FAMIGLIA,
DI MERLI IN BIANCA CINIGLIA.
IL PAPÀ TANTO SI PREOCCUPÒ
E SU UN COMIGNOLO LI ADAGIO'. 
CERCÒ DA MANGIARE,
PER POTERLI SFAMARE, 
QUANDO RIENTRÒ,
UNA SORPRESA TROVÒ:
IL FUMO LI AVEVA COLORATI,
TUTTI NERI ERANO DIVENTATI!

I bambini di 3 e 4 anni prima ascoltano la storia con i burattini e poi provano a raccontarla da soli


Orsetti e Pesciolini per vivere la storia in prima persona si travestono e  fingono di percorrere la strada che li ha portati dall'albero al caldo comignolo, per farlo viene presentato un percorso di coding.
Nel 2013 la Commissione Europea ha pubblicato il DigCompEdu, documento che delinea il quadro comune di riferimento per le competenze digitali ritenute necessarie per vivere da cittadini attivi e consapevoli, ecco come viene proposto all'infanzia:
utilizziamo una tovaglia posizionata a terra con disegnati sopra dei quadrati, i bambini si possono muovere in avanti, andare a destra e sinistra, se il percorso non è corretto possono tornare indietro, l'unica direzione proibita è la diagonale. 
Posizionati sulla tovaglia degli ostacoli che devono essere evitati, i bambini osservano inizialmente l'ipotetico percorso da fare e poi lo eseguono verificando di volta in volta la traiettoria da prendere. 
Il coding è una disciplina che ha come base il pensiero computazionale. 
Per pensiero computazionale si intende una attitudine e un processo mentale che consente di risolvere difficoltà di varia natura seguendo metodi e strumenti specifici;
è la capacità di superare un problema pianificando una strategia.
Il pensiero computazionale è una abilità che va sviluppata sin da bambini, a scuola, perché aiuta a pensare meglio, in modo originale e mai ripetitivo.
Inoltre, consolidiamo i concetti topologici 
(avanti/dietro-destra/sinistra) 
Con i 5 anni verifichiamo sul cartaceo quanto vissuto nell'esperienza, e 
alla base del foglio i bambini scrivono il codice. 
Coding significa comunicare con i computer. 
Un codice dice a un computer quali azioni compiere, e scrivere un codice è come creare un set di istruzioni. 
Imparando a scrivere un codice, puoi dire a un computer cosa fare in modo veloce e rapido. 
Viene riproposta la stessa attività questa volta con un bambino che, attraverso appunto il codice, guida l'altro sulla strada da prendere. 

Il giorno dopo con orsetti e pesciolini abbiamo lavorato
sulle sequenze fatte da più immagini, sei per la precisione, non c'è solo "prima, durante e dopo" quindi, per portare a termine in modo corretto il compito, il bambino attinge alla sua memoria e comprensione della storia per osservare le immagini e ricostruire i vari passaggi. 



Infine la creazione con i bambini di 5 anni di un libro digitale

(da guardare con pc o col telefono ma il modalità desktop per visualizzarlo in modo corretto) 

I bambini di 3 anni hanno un estremo bisogno di manipolare, toccare, sperimentare, travasare. 
Queste attività  rispondono a molti bisogni dei bambini: stimolano la loro creatività, sviluppano competenze sensoriali, motorie, cognitive ed espressive, favoriscono la coordinazione 
oculo-manuale e sviluppno la manualità fine.
Proponiamo ai bambini un travaso con il riso soffiato che nella nostra attività diventa la neve, come quella che aveva ricoperto il paesaggio dei merli. 
Lavoriamo sulle somiglianze e le differenze:
il riso è bianco come la neve ma non è freddo. 
Tali attività si svolgono in gruppo ma ognuno con la propria ciotola così che ogni bambino possa lavorare  su uno spazio delimitato e sulla sua gestione in modo autonomo.

Infine impronta delle mani con le tempere per riprodurre il merlo prima e dopo e lavorare sulla contrapposizione dei due colori. 


Giornata dei calzini spaiati
Venerdì 2 febbraio

La Giornata dei calzini spaiati,  cade il primo venerdì di febbraio, celebra l’inclusività attraverso il gioco, ricordando ai piccoli, e non solo, che essere diversi vuol dire anche essere unici e un po’ speciali.
Per questa occasione abbiamo chiesto ai genitori di mettere ai piedi delle calze diverse fra loro e la proposta è stata accolta da tutti con grande gioia. 


Iniziamo raccontantando la storia.
C'era una volta una lavatrice, tutte le mattine si svegliava presto per compiere il suo dovere: magliette e pantaloni arrivavano felici davanti a lei desiderosi di un bel bagnetto per tornare puliti. 
"Ciao lavatrice come stai oggi?" 
"Bene, bene anche oggi mi gira il cestello che è una bellezza, dai amici pronti per essere lavati." 
Magliette e pantaloni saltarono dentro felici e gioiosi, arrivò anche un maglioncino tremolante e disse:
"è la prima volta che mi lavo, ho paura di infeltrirmi tutto”. 
E la lavatrice: 
"nooo tranquillo ho tutti i programmi delicatini anche per te." 
A un certo punto arrivò un gruppo di calzini: ogni calzino blu col suo amico blu, rosa a pois bianchi col suo amico a pois bianchi, etc... 
Erano terrorizzati di perdere il loro amico si tenevano stretti stretti. "Stammi vicino" si dicevano, perché la leggenda narra che a ogni lavatrice si perdono degli amici, senza più averne traccia. 
Saltarono tutti dentro, all'improvviso si aprì una porta magica e i calzini come in un vortice saltarono nel mondo dei calzini spaiati. 
Calzino blu si guardò intorno, alla ricerca del suo amico blu, ma niente era sparito. 
Si avvicinò calzino verde: “
dai vieni a giocare con me”, 
ma blu triste e anche un po' arrabbiato disse: 
“no tu non sei mio amico io sono blu e gioco solo con blu”. 
Però blu si sentiva solo e guardava gli altri felici correre e giocare. Erano tutti insieme ognuno di un colore diverso ed era davvero bello guadarli fare il girotondo. Così blu si unì al gruppo e capì che poteva essere felice ancora di più perché adesso di amici ne aveva davvero tanti.

Scendiamo in palestra e distribuiamo a terra diversi disegni di calzini. 
Contiamo a rovescio da 10 a 1 e sullo zero i bambini camminano per il salone alla ricerca dei foglietti. Una volta trovati cercano fra di loro quale altro bambino ha il suo stesso disegno. 

Una volta trovato il compagno, si prendono per mano e iniziano il percorso insieme;
 in alcuni punti si devono per forza staccare, ad esempio al bruco (dove uno deve andare sotto e l'altro sopra o per il lancio della palla..) nei punti dove sono per mano devono cercare di andare in sincronia e nei punti dove non sono per mano mettersi d'accordo e collaborare altrimenti non riescono a proseguire. 



Il gioco viene riproposto anche accoppiando i bambini con calzini diversi perché il senso di questa giornata è proprio l'inclusione e l'accettazione di tutti. 
Nel pomeriggio si lavora sulla rielaborazione della storia per sottolineare il significato della stessa e attraverso la conversazione nel circle-time sono emerse importanti riflessioni sulle differenze e somiglianze fra bambini, diversità e uguaglianze:  tutti bambini e unici nel loro essere. 
I bambini colorano ognuno due calzini diversi prestampati

E ne decorano altri bianchi creando sopra dei pregrafismi
Infine vengono tutti stesi in giardino. 



Siamo tutti unici e splendidamente diversi. ...

Non giudicare sbagliato ciò che non conosci, cogli l'occasione per comprendere. ...






















lunedì 25 dicembre 2023

Natale 2023

Lo sfondo integratore di quest'anno riguarda le api, la loro organizzazione e i  ruoli all’interno dell’alveare. 
Abbiamo lavorato su questo: gli elfi, apparentemente tutti uguali, hanno mansioni diverse, ma importanti e indispensabili in egual misura.
 Inoltre sono state fatte diverse riflessioni sull'importanza del donare  "come gesto" 
per rendere felici gli altri ma anche se stessi, 
 su come sia contagioso e su come il bene torna sempre indietro. 
Il famoso buon esempio:
 non si può insegnare la gentilezza e il rispetto 
se non li mostriamo noi per primi. 
Ci siamo ispirati alla storia del libro
"Il pacchetto Rosso" 
per poi adattare in modo creativo la storia al nostro sfondo integratore. 
STORIA: 
in un magico paese elfico chiamato Cetona tutti si stanno preparando per il mercatino di Natale. 
Ognuno di loro ha un suo banchetto specifico e un ruolo... c'è la fornaia, la parrucchiera, artigiani che vendono i loro accessori,... 
Purtroppo sono così tanto occupati e affaccendati da non rendersi conto di aver perso il sorriso. 
Dei piccoli elfi si accorgono di questa situazione e chiedono aiuto ai nonni. 
Gli elfi anziani consegnano ai piccoli un pacchetto Rosso dicendo di regalarlo alla triste e impegnata panettiera. 
Non importa cosa ci sia nella scatola, ciò che conta è rendere felici gli altri attraverso il semplice gesto del donare. 
Il pacchetto comincia a girare di Elfo in Elfo facendo accendere il sorriso a ognuno. 
(si illuminano delle piccole luci nel tavolo) 
Il pacchetto giunto all'ultimo bambino, viene poi riconsegnato al primo portando sorrisi e luce all'intero mondo Elfico. 
La notizia finisce anche sui giornali e tutti vanno a visitare quel meraviglioso e luminoso paese ricco di sorrisi ed Elfi gentili.

Il  nostro spettacolo termina con un momento emozionante che i bambini vivono insieme ai genitori. 
Il 3 dicembre  nell’articolo del nostro blog abbiamo celebrato la giornata della disabilità. 
Riconosciamo il valore di sensibilazzione di questa giornata solo se gli diamo senso e se si attua un lavoro di inclusione che si vive ogni giorno, nella quotidianità! 
 Non è stato importante che tutti sapessero fare bene i gesti, è stato solo un segno, appunto! 
Il segno che noi, i genitori e i bambini stiamo camminando insieme verso la stessa meta! 

Oltre che nella bellissima recita, i bambini e le bambine si sono esibiti anche in canti, balli e nell’esposizione di due poesie che riportiamo di seguito:

Elfi noi siamo e vi salutiamo 
Shhhhh non fate troppo rumore 
TUM TUM sentiamo il vostro buon cuore! 
Hop saliamo sulla slitta 
Ahhhhhh la strada non è dritta
Din don fanno i nostri campanelli
Fiuuuuu muove il vento i nostri capelli 

Ecco per voi un pacchetto rosso, 
fatto con tutto l'amore che posso. 
Vorrei donare  immensa gioia, 
a chi è triste e a chi si annoia. 
Vorrei ragalare la fiamma dell'amore, 
a chi è spento dentro il cuore. 
Vorrei dare a tutti voi la mia mano, 
e insieme andare lontano. 
Vorrei camminare su una strada d'argento, 
dove solo i sorrisi sono in aumento. 
Vorrei  essere un solo un bambino, 
che vive di stupori sul suo visino,
che non ha bisogno di tanti regali 
me ne basta uno e sei tu tu tu tu 

Natalino ci ha accompagnato per tutto il periodo di Natale, ma chi è questo strano personaggio? 
Costruito e regalato sei anni fa da una mamma della scuola Natalino dal primo dicembre di ogni anno torna a farci visita. Ogni mattina si presenta in una diversa classe con un messaggio per i bambini, non viene a spiare, ma a supportare e lodare i piccoli, imparare da loro e prendere esempio. L'obiettivo quello di essere gentili amorevoli, rispettare le regole e ascoltare, così da sconfiggere il Grinch 
Per fortuna i bambini si sono impegnati per cercare di essere bravi e Natalino e Grinch grazie al buon esempio sono riusciti a creare un legame di amicizia 
Le attività che hanno caratterizzato questo periodo per i 3/4/5 anni. 

Fiorellini - 3 anni

Il dono di Natale è una ghirlanda in carta velina, attraverso questa esperienza i bambini hanno esercitato e migliorato le loro competenze legate alla motricità fine di taglio, strappo e uso della colla con pennello. 

Palline con i brillantini per l'albero di Natale. 
L'insegnante ha lavorato sul senso estetico la manipolazione di vario materiale e la forma rotonda 

Pesciolini - 4 anni 
Anche  loro  lavorano con i brillantini ma su più forme e ritagliate da loro
Come dono viene preparato un gioco memory degli elfi colorati dai bambini 
che poi ritagliano plastificano e mettono all'interno del pacchetto rosso 

L'insegnante ha lavorato sulla memoria a breve termine. 
I bambini nei giorni precedenti alla consegna si sono esercitati e divertiti a giocare con le carte da loro create. 

Orsetti - 5 anni
Gli Orsetti hanno creato una eploxion box punteggiata, con all'interno piccoli disegni, foto, il collage di Babbo Natale e alcune parole scritte, tutto fatto da loro. 
Inoltre un bastoncino di zucchero  fustellato e profumato da Natalino per fare in modo che trovi le  case  più facilmente e il vortice d'amore sempre tagliato col macchinario, ognuno ovviamente del colore in tema al proprio albero! 



Il biglietto, per tutti uguale, è il quadretto con la foto dei bimbi insieme  


La caratterizzazione dell'ambiente è un altro aspetto importante perché aiuta il bambino a prendere coscienza dei cambiamenti della stagione. Inoltre c'è una forte correlazione tra l’ambiente  e le funzioni esecutive degli studenti, un ambiente curato favorisce sicuramente più serenità, 
rispetto a uno spazio sciatto e spoglio. 

Il calendario dell'avvento per noi non è solo un simbolo del passaggio dei giorni e la costruzione mentale della linea del tempo, ma un momento significativo per lavorare su altri aspetti. 
Il momento dell'attesa, il saper rispettare i turni, leggere e ascoltare la frase che ci indica cosa fare o come comportarci durante la giornata. 
Per i pesciolini ogni giorno c'era uno gnomo nascosto. All’arrivo a scuola i bambini erano emozionati e cercavano di fare ipotesi su dove e se avrebbero trovato lo gnomo e su quale dono avrebbe lasciato al capofila: una pallina, un bastoncino di zucchero, un piccolo abete…sempre qualcosa che i bambini portavano a casa e attaccavano al loro albero. Anche questo è stato un piccolo contributo alla realizzazione del legame scuola-casa e uno spunto di racconto per il bambino che poteva condividere con i genitori un momento vissuto quando non era con loro.
Lo gnomo lasciava anche un bigliettino con una richiesta di gentilezza su cui i pesciolini promettevano di impegnarsi in quella giornata, ad esempio fare un sorriso a chi è triste, aiutare un compagno o donargli qualcosa.
Per gli orsetti un calendario fatto a tasche 
In ogni tasca un dolcetto da portare a casa, 
un piccolo premio gioco 
e una parola che i bambini devono cercare di leggere da soli attraverso il tabellone metafonologico. 
Esempio la parola BACI, viene spezzata cercata la sillaba BA, grazie all'immagine sotto la finestra del tabellone, i bambini la pronunciano;
 stessa cosa per l'altro suono, poi li fondono insieme e giungono alla parola. 
La parola trovata è quella che indica ai bambini un gesto gentile da compiere durante la giornata verso gli altri

Un momento che ha caratterizzato il Natale affascinando i bambini, l'arrivo di un particolare personaggio...
È proprio lui... il vero BABBO NATALE
Ci ha portato anche dei doni speciali 

Le sorprese non sono finite con il Natale. 
Se anche gli Elfi non ci sono più e Natalino insieme a Babbo Natale è tornato in Lapponia, 
la magia ha abbracciato la nostra scuola grazie a persone speciali che hanno deciso di farci un dono straordinario, anzi, più di uno.
La Signora Patrizia Tosoni Fabiani è stata la  promotrice di questo incredibile gesto insieme 
 alle due società sportive:
LA LENZA ETRUSCA di Chiusi e
IL LAGO ARUNTE di Cetona 
 che portano nel cuore il loro amico e compagno di tanti giorni insieme anche dopo tanti anni,
Marco Fabiani con il memorial. 
Le insegnanti, i bambini e i genitori ringraziano Patrizia e le due associazioni perché hanno  regalato una grande emozione ai nostri piccoli. 
Grazie anche
al Sindaco Roberto Cottini,
sempre presente, che ha condiviso con noi il momento in cui sono stati aperti gli scatoloni. 

Ecco i giochi donati: 

Una comunità che mette i bambini al primo posto è una comunità vincente!